Klara e il Sole è stato il libro più votato da Lettrici e Lettori per il nostro primo incontro!
Di seguito qualche approfondimento:
La trama
La vicenda è ambientata in un futuro non troppo lontano da noi, in cui, tuttavia, si intuisce che gli adolescenti di ceto sociale elevato vivono isolati, con rari contatti con i coetanei. Ecco perché le famiglie forniscono ai figli il loro personale AA, Amico Artificiale, un umanoide dotato di intelligenza artificiale, alimentato ad energia solare. Klara è una di questi AA, e voce narrante del romanzo.
Fin dalla prima visita in negozio di Josie, una quattordicenne che l’ha vista in vetrina, Klara “sente” di appartenerle. Una volta acquistata, Klara andrà a vivere a casa di Josie, con una madre spesso assente e incapace di esprimere sentimenti, e condividerà con una domestica la responsabilità della sorveglianza sulla ragazza, affetta da un’oscura malattia che sembra toglierle le forze a poco a poco.
Mentre racconta la vicenda, con la curiosità e l’ingenuità tipiche di chi non conosce ancora del tutto la vita degli umani, Klara affina però la sua capacità di entrare in relazione con Josie, e sente di doverla aiutare, soprattutto quando la malattia si aggraverà, mettendo in pericolo la vita della ragazza.
Ma mentre uscivo dalla stanza, tenendo stretta la busta imbottita, all’improvviso mi disse: - Ehi, Klara? - Sì? - Chissà che noia, eh? Vivere qui con una ragazza malata. Sorrideva ancora, ma colsi della paura sotto il suo sorriso. - Non è mai una noia stare con Josie. - Mi hai aspettata per tutto quel tempo nel negozio. Scommetto che adesso preferiresti essere andata via con qualche altro bambino. - Non ho mai voluto niente del genere. Era mio desiderio essere l’AA di Josie. E si è avverato. - Sì, ma…- Emise il suono di una breve risata piena di tristezza – Ma era prima di arrivare qui. Ti avevo promesso che sarebbe stato fantastico. - Sono molto felice di essere qui. Non ho altro desiderio che essere l’AA di Josie. (p. 120)
L'autore
Kazuo Ishighuro nasce a Nagasaki l’8 novembre 1954, ma si trasferisce con la famiglia all’età di sei anni nel Regno Unito. Il soggiorno avrebbe dovuto essere temporaneo e questo influisce sul legame che egli stabilisce con la tradizione nipponica:
"Non sono completamente come gli inglesi perché sono stato cresciuto da genitori giapponesi in un ambiente domestico di lingua giapponese. I miei genitori non si resero conto che saremmo rimasti in questa nazione per così tanto tempo, e si sentirono responsabili di tenermi in contatto con i valori giapponesi. Ho quindi radici distinte. Penso differentemente, la mia prospettiva è sottilmente differente".
Il suo interesse per la letteratura nasce quando scopre i romanzi di Arthur Conan Doyle, anche se è la musica a coinvolgerlo di più durante l’adolescenza. A vent’anni, la lettura di Dostoevskij e Charlotte Brontë lo consacra definitivamente alla letteratura.
Attualmente vive a Londra con la moglie scozzese e la figlia. Scrive in lingua inglese ed è uno degli autori e delle autrici che hanno dato il maggiore apporto alla letteratura inglese contemporanea introducendo elementi stilistici delle loro culture d'origine. La sua attenzione ai particolari e alle atmosfere, per esempio ricorda i grandi romanzieri nipponici classici.
É stato vincitore del Booker Prize nel 1989 con il romanzo Quel che resta del giorno e nel 2005 con Non lasciarmi.
Nel 2017 gli è stato conferito il premio Nobel per la letteratura "perché nei suoi romanzi, di grande forza emotiva, ha svelato l’abisso sottostante il nostro illusorio senso di connessione con il mondo". Klara e il sole (2021) è il suo ottavo romanzo.
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